IL SOGNO DI MATERNITÀ AVVERATO
La SM - dice Anna - fa parte della famiglia, è una cosa che c’è, è lì, è una specie di “familiare antipatico” con cui convivere. La diagnosi di SM è arrivata nel 1990, quando Anna aveva 28 anni, a seguito di un problema all’occhio. Biologa, con una tesi sul Sistema Nervoso e l’inizio di un percorso professionale presso il Centro Trasfusionale del Policlinico di Milano, quando ha iniziato ad avvertire questo disturbo, si è rivolta immediatamente al neurologo che dopo un iter di accertamenti le ha diagnosticato la SM. Una malattia che Anna conosceva bene, perché già presente nella sua famiglia: anche sua sorella maggiore e sua cugina avevano ricevuto la stessa diagnosi. Nonostante ciò, l’ha sempre osservata con distacco senza lasciarsi travolgere dalla paura di quello che avrebbe potuto rappresentare.
Nonostante la malattia nel corso degli anni sia peggiorata, per Anna la SM non è mai stata un freno, i progetti di vita suoi e di suo marito non sono mai cambiati, ha costruito la famiglia che desiderava, coronato il sogno della maternità e viaggiato ogni volta che ha potuto, anche dopo l’arrivo della carrozzina.
Oggi Anna è in pensione. Smettere di lavorare non è stato facile per lei che non si è mai fermata neanche un secondo, ma la sua energia la impiega in altri grandi progetti: la sua famiglia, l’Associazione pazienti, le sue ricerche bibliografiche sul ruolo del microbiota e dell’alimentazione nella SM e soprattutto, i viaggi con la sua famiglia.
l’analisi dell'esperto
UNA PARTITA DI “FAMIGLIA” CONTRO LA SM
I NOSTRI PROTAGONISTI E LE LORO STORIE AUDACI
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CON I CONSIGLI DEI NOSTRI ESPERTI
Si ringraziano le persone con SM di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla per aver collaborato alla realizzazione del progetto