All'inizio della malattia è importante differenziare la sclerosi multipla (SM) da altre malattie che possono manifestarsi in maniera molto simile. 1
Al momento non esistono sintomi, segni fisici o esami di laboratorio che possano, da soli, determinare se si è affetti da SM. Per una corretta diagnosi della malattia e per escludere altre possibili cause dei sintomi sono necessari un'attenta anamnesi, un esame neurologico ed esami specifici. 1
Arrivare alla diagnosi di SM nel modo più rapido e accurato possibile è importante perché oggi esistono trattamenti efficaci contro la malattia, che è bene iniziare quanto prima a seguito di un confronto con uno specialista della patologia. 1,2
Come si diagnostica la sclerosi multipla
Dato che la presentazione iniziale della SM varia a seconda della localizzazione delle lesioni e del tipo di insorgenza dei sintomi, le persone in genere si rivolgono a un'ampia gamma di medici a seconda della natura dei sintomi (ad esempio, medici di medicina generale, oculisti e chirurghi ortopedici). Se viene sospettata la SM, è necessario un rapido invio a un neurologo. 1
Prima o dopo il coinvolgimento del medico, ci si può informare su quali siano i primi sintomi della SM e gli esami da eseguire per raggiungere la diagnosi.
La libertà parte da una diagnosi precoce
I ritardi nella diagnosi di SM e quindi nell’inizio della terapia consentono l'accumulo di danni sulle cellule nervose, la progressione dell'atrofia cerebrale e lo sviluppo di disabilità neurologiche irreversibili. Inoltre, il ritardo nel trattamento della SM è associato a un impatto negativo sulla prognosi. 2
Risulta chiaro, quindi, come il riconoscimento tempestivo della SM sia fondamentale, in quanto la progressione della malattia può essere ritardata e la SM clinicamente definita potrebbe essere prevenuta se il trattamento con un farmaco appropriato viene iniziato precocemente. 3
La diagnosi precoce è importante anche per alleviare l'ansia del paziente. Molti sintomi della SM, infatti, sono dolorosi, debilitanti o imbarazzanti. Arrivare a una diagnosi può mitigare l'ansia del paziente in merito alla causa sconosciuta dei sintomi. 3
Nonostante la diagnosi di SM sia di per sé negativa, grazie alle nuove terapie disponibili, oggi si può vivere con la SM mantenendo una buona qualità di vita.
Cosa fare dopo la diagnosi
Scoprire di avere la SM può indurre sensazioni di smarrimento, solitudine, frustrazione e paura. Tuttavia, oggi sono disponibili terapie che permettono di gestire al meglio la malattia e di ritardarne il decorso, consentendo alle persone con SM e alle loro famiglie di mantenere una buona qualità di vita.
È importante creare un rapporto di fiducia e dialogo con il proprio medico ed il team specialistico, in modo da poter creare e seguire insieme il percorso terapeutico più adatto alle proprie esigenze. Anche gli psicologi e gli assistenti sociali possono assumere un ruolo importante nell’aiutare la persona con SM ad affrontare al meglio le sfide della malattia.
Oltre alla propria rete di amici e famigliari, con cui è consigliabile essere aperti e onesti rispetto alla malattia, a livello nazionale e locale esistono associazioni che supportano chi ha la SM, fornendo molte informazioni utili e/o organizzando attività.
Riferimenti
- Brownlee WJ, et al. Diagnosis of multiple sclerosis: progress and challenges. Lancet. 2017;389(10076):1336-1346.
- Noyes K, Weinstock-Guttman B. Impact of Diagnosis and Early Treatment on the Course of Multiple Sclerosis. Am J Manag Care. 2013;19(17 Suppl):s321-31.
- Waubant E. Improving outcomes in multiple sclerosis through early diagnosis and effective management. Prim Care Companion CNS Disord. 2012;14(5):PCC.11016co2cc.
Ultimo aggiornamento: marzo 2024