Sclerosi multipla decorso: conseguenze e prognosi | LivingLikeYou

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Progressione e prognosi della sclerosi multipla: come monitorare la malattia nel tempo

Se sei affetto da sclerosi multipla, puoi valutare se i sintomi della malattia sono cambiati negli ultimi 6 mesi e concentrarti su questi cambiamenti durante la prossima visita medica.

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Decorso della sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM) è caratterizzata da più fasi, ciascuna delle quali rappresenta un diverso stadio di malattia: spesso la malattia si manifesta inizialmente come recidivante-remittente (SMRR) per poi progredire verso la forma secondariamente progressiva (SMSP). È importante tenere presente, però, che la SM non si manifesta sempre allo stesso modo e che il suo decorso è estremamente variabile e imprevedibile.

La frequenza delle recidive è importante

Nella sclerosi multipla, perché una recidiva possa essere definita “nuova” devono intercorrere almeno 30 giorni di stabilità (remissione) tra la comparsa di un nuovo sintomo e quello precedente.
Se dopo una ricaduta non si riesce a recuperare e a tornare allo stato precedente o i sintomi non scompaiono del tutto, potrebbe essere in atto una fase di cambiamento della malattia.
Sebbene la SM si manifesti in modo differente da persona a persona, diversi studi mostrano che recidive più frequenti nella fase iniziale possono avere un impatto sulla futura progressione della malattia verso la SMSP.

La SMRR può progredire in SMSP

In assenza di trattamento, la SMRR può progredire verso una fase denominata SMSP. Questo accade gradualmente, nel corso di diversi anni, determinando un peggioramento complessivo dei sintomi. Questo può portare potenzialmente a sintomi più evidenti o ad una maggiore disabilità.

La progressione della sclerosi multipla

La progressione della SM può essere difficile da identificare. I sintomi possono intensificarsi oppure può diminuire il numero di recidive. Strumenti che monitorano i sintomi come il tuo questionario sulla Sclerosi Multipla possono aiutare i pazienti a identificare eventuali cambiamenti in un periodo di tempo definito, permettendo di parlarne con il medico in modo più chiaro e focalizzato. Quanto prima si informa il medico riguardo i cambiamenti nella SM, tanto maggiori sono le possibilità di ritardare la progressione della malattia.

Come capire se la propria sclerosi multipla sta cambiando

Per sapere se la SM sta progredendo, il medico ha bisogno di due informazioni importanti: da quanto tempo si ha la SM e come questa è cambiata nel tempo. Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione:

  • I sintomi peggiorano, se ne sperimentano di nuovi, oppure persistono tra una recidiva e l’altra.
  • Le attività mentali, come leggere un libro o concentrarsi sul lavoro, sono più difficili di quanto non fossero in passato.
  • Le attività fisiche, come portare a spasso il cane o far visita a parenti e amici, sono più impegnative rispetto al passato.
  • Le recidive sono meno frequenti.

I segni comuni che indicano un passaggio alla SMSP

Cambiamenti cognitivi

  • Difficoltà a trovare le parole o problemi di linguaggio
  • Peggioramento della memoria
  • Difficoltà a pensare in modo rapido e chiaro

Cambiamenti fisici

  • Difficoltà nel movimento, nell’equilibrio e nella deambulazione
  • Problemi urinari e intestinali
  • Affaticamento e sensazione di estrema stanchezza

Conseguenze della sclerosi multipla

Cosa avviene nel tuo corpo

Tutte le varie fasi di progressione della SM hanno due elementi in comune: il sistema nervoso centrale (SNC) e l’infiammazione.

La SM colpisce il SNC, che comprende cervello e midollo spinale ed è costituito da neuroni che inviano segnali in tutto il corpo. Questi segnali controllano molti aspetti, quali l’equilibrio, la coordinazione e la memoria.

I globuli bianchi del sistema immunitario scambiano il rivestimento dei neuroni (mielina) e le fibre nervose (assoni) per qualcosa di estraneo. I globuli bianchi, attraverso un processo infiammatorio, attaccano la mielina, la danneggiano ed espongono gli assoni.

Quando la mielina è danneggiata, il segnale nervoso rallenta o si interrompe, il che può causare ricadute. Una ricaduta può durare da un giorno a mesi, fino a quando l’organismo non ripara il danno.

Con il passare del tempo, l’infiammazione distrugge tutta la mielina e le ricadute potrebbero diminuire. Alla risonanza magnetica potrebbero comunque comparire nuove lesioni o ingrandirsi quelle già presenti.

La disabilità aumenta nel tempo

Con il tempo, il danno ai nervi (neurodegenerazione) si accumula, causando un peggioramento dei sintomi. Questo può determinare una disabilità che impatta sulla vita quotidiana.

Lesioni attive e non attive

Le SM può presentarsi nella forma attiva o non attiva: 1

  • Attiva: si ha quando il sistema immunitario sta attaccando i nervi del SNC, oppure quando questo attacco si è verificato negli ultimi mesi.La malattia attiva si manifesta come ricaduta o come lesioni ai nervi nuove o in crescita riscontrate alla risonanza magnetica. Le lesioni attive sono più frequenti nella SMRR, ma possono verificarsi anche in alcune persone con SM progressiva.
  • Non attiva: si ha quando per un certo periodo di tempo non si hanno ricadute oppure la risonanza magnetica non mostra lesioni nuove o in crescita. Questo non significa che non ci siano sintomi: potrebbero essercene ancora alcuni dovuti a precedenti attacchi ai nervi. E non significa nemmeno che la SM sia scomparsa per sempre. Significa solo che non ci sono segni di attacchi recenti al SNC da parte del sistema immunitario.

Riferimenti

  1. https://www.mssociety.org.uk/about-ms/types-ms/active-ms-and-ms-progression