La sclerosi multipla (SM) colpisce solo in Italia 133.000 persone, di cui il 50% sotto i 40 anni.1 Si tratta di una malattia caratterizzata da un processo infiammatorio demielinizzante che causa un danno neurologico cronico alla persona che ne è affetta. Il manifestarsi della patologia, così come la sua progressione nel tempo, può evolvere in diverse forme e portare a disabilità.
La Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente (SMRR)
La SMRR è la forma di sclerosi multipla più comune e interessa circa l’85% delle persone diagnosticate, soprattutto di età compresa tra i 25 e i 40 anni.1
La definizione recidivante-remittente descrive le caratteristiche di questa forma di SM in cui si assiste a una serie di recidive (peggioramento dei sintomi, quindi recidive cliniche, o recidive radiologiche se alla risonanza vengono riscontrate nuove lesioni) seguite da una fase di remissione, in cui i sintomi si attenuano o scompaiono del tutto.
È possibile distinguere due ulteriori varianti della SMRR:2
- Attiva: quando sono presenti ricadute evidenti come sintomi neurologici o lesioni visibili alla risonanza magnetica;
- Non attiva: quando ci si trova in un periodo privo di ricadute o ricomparsa dei sintomi.
Il modello di sintomatologia appena descritto può cambiare col passare del tempo e questo può significare un passaggio alla fase successiva della SM, ossia quella progressiva, caratterizzata dall’assenza di una vera e propria remissione poiché i sintomi progrediscono gradualmente anche tra un episodio di ricaduta e l’altro.3 I cambiamenti sono generalmente graduali, ma è importante individuarne i segni, in modo da poter informare il medico per tempo, poiché diversi tipi di SM possono richiedere diversi tipi di cure.4 Gestire la SMRR con il trattamento più adatto al singolo caso può aiutare a ridurre le recidive e rallentare la progressione verso la forma progressiva (sclerosi multipla secondariamente progressiva, SMSP).4
I sintomi più comuni della sclerosi multipla recidivante-remittente
I sintomi della SMRR sono quelli tipici della sclerosi multipla e includono:5
- Problemi di vista
- Sensibilità al calore
- Intorpidimento, soprattutto dei piedi
- Debolezza
- Stanchezza
- Difficoltà a pensare con chiarezza
- Depressione
- Bisogno di urinare con urgenza
- Problemi di equilibrio
- Mancanza di coordinazione
La SMRR è caratterizzata da ricadute che durano almeno 24 ore, durante le quali i sintomi peggiorano. Una ricaduta è seguita da una remissione, in cui i sintomi scompaiono parzialmente o completamente.5
È importante rivolgersi al medico quando si teme di manifestare i primi sintomi della SM.6
La scienza alla base delle recidive
Durante una recidiva, il sistema immunitario attacca il rivestimento protettivo dei neuroni (mielina) nel cervello e nel midollo spinale. Il danno che si crea va ad alterare o interrompere la trasmissione delle informazioni tra il cervello e le varie parti del corpo. I neuroni, infatti, sono responsabili della trasmissione di messaggi in tutto il corpo e quando sono danneggiati questi segnali si interrompono e provocano i sintomi della sclerosi multipla.
Inizialmente, la mielina riesce a rigenerarsi e a riparare le lesioni, in un processo chiamato rimielinizzazione. La mielina riparata, però, non è equivalente a quella precedente al danno e va quindi a rallentare la velocità di trasmissione delle informazioni lungo i nervi. I periodi di danno possono portare a una recidiva dei sintomi della sclerosi multipla, seguiti da periodi di remissione legati ai processi di riparazione dell’organismo. Con il passare del tempo, i processi riparativi perdono di efficacia, le lesioni e i sintomi possono diventare permanenti e la sclerosi multipla può progredire verso una forma maggiormente disabilitante, come quella secondariamente progressiva.4
Sclerosi multipla recidivante-remittente e terapia
Ad oggi non esiste una terapia definitiva per la sclerosi multipla; tuttavia, grazie ai passi avanti fatti dalla ricerca negli ultimi 20 anni, esistono terapie in grado di mantenere sotto controllo i sintomi e la formazione di nuove lesioni (rilevate con la risonanza magnetica) e di ridurre il rischio di accumulo di disabilità nel tempo.
La sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR), tra le varie forme di SM, è quella per la quale esistono maggiori approcci terapeutici. Per la SMRR, infatti, esistono sia terapie che hanno l’obiettivo di ridurre ed eliminare i sintomi durante le recidive, sia terapie che si somministrano di continuo per rallentare o fermare l’evoluzione della malattia (terapia modificante la malattia, DMT).7
Tempestività, personalizzazione e monitoraggio sono tre degli elementi chiave per raggiungere l’obiettivo farmacologico: tenere sotto controllo sia la progressione della malattia che la sua attività infiammatoria, ovvero l’insorgenza di recidive, e permettere il mantenimento dell’autonomia.
- Agire tempestivamente, fin dai primi esordi della sclerosi multipla, è fondamentale. Iniziare un trattamento precoce significa ridurre le ricadute, evitare accumulo di disabilità e ritardare il passaggio dalla sclerosi multipla recidivante-remittente alla forma secondariamente progressiva;7
- La sclerosi multipla può essere diversa da persona a persona, quindi la terapia deve “vestire” il paziente come se fosse un “abito su misura”. La scelta del trattamento farmacologico deve essere definita dal neurologo sulla base del decorso della malattia, della storia clinica del paziente, delle sue necessità e della sua quotidianità.
- La SM è caratterizzata da un’estrema variabilità. Il suo decorso può cambiare anche all’interno di una stessa forma. Osservare la malattia nel tempo per valutarne l’andamento, la comparsa di nuovi sintomi o rilevare nuovi segni indicativi della sua evoluzione è fondamentale.
Il monitoraggio è prevalentemente clinico e si basa su regolari esami e visite neurologiche che variano in base alla specifica situazione individuale, al tipo di SM, alle terapie in corso e ai sintomi che si manifestano. Solo attraverso un’attenta osservazione dell’andamento della SM si può confermare l’efficacia del trattamento e aiutare il neurologo a predire una possibile progressione della SMRR verso la SMSP.
Riferimenti:
- Barometro della sclerosi multipla – AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus
- Fred D. Lublin. New Multiple Sclerosis Phenotypic Classification. Eur Neurol 2014;72(suppl 1):1–5
- Giovannoni G, et al. 2017. Brain health: time matters in multiple sclerosis. https://www.msbrainhealth.org/recommendations/brain-health-report
- https://www.mssociety.org.uk/about-ms/types-of-ms/relapsing-remitting-ms
- https://www.hopkinsmedicine.org/health/conditions-and-diseases/multiple-sclerosis-ms/relapsing-remitting-multiple-sclerosis
- https://www.nhs.uk/conditions/multiple-sclerosis/symptoms/
- Montalban X, et al. ECTRIMS/EAN Guideline on the pharmacological treatment of people with multiple sclerosis. Mult Scler. 2018;24(2):96-120.