Per le persone con SM esiste una serie di misure di sostegno volte a ridurre l'impatto della malattia sull'attività lavorativa e ad agevolare lo svolgimento delle funzioni, permettendo al lavoratore di esercitare al meglio la sua prestazione professionale. Tra queste opzioni ci sono, ad esempio, il telelavoro, il lavoro part-time (in differenti declinazioni), i congedi straordinari e la scelta della sede di lavoro.
Il telelavoro, nelle situazioni in cui è applicabile, consente di lavorare indipendentemente dalla posizione geografica dell'ufficio o dell'azienda, da una postazione allestita nella propria abitazione o in altro luogo e attrezzata con la strumentazione necessaria (pc, modem, telefono). Questa modalità prevede che l'interazione con gli interlocutori professionali avvenga per via telefonica o per e-mail. Tra i vantaggi per le persone con SM c'è la possibilità di lavorare in un ambiente familiare, organizzando in maniera flessibile gli orari per rispondere al meglio alle esigenze legate alla malattia e alle cure.
Naturalmente, la scelta del telelavoro non è possibile per qualunque ambito ed è soggetta a regolamentazioni variabili, da verificare con i propri superiori.
Il lavoro part-time è inteso come incentivo a mantenere un lavoro nei casi in cui l'orario intero si sia dimostrato insostenibile a causa dell'impatto della malattia, dei suoi sintomi o del tempo necessario alle cure. È importante ricordare che il lavoratore part-time ha diritto alla stessa retribuzione oraria del lavoratore a tempo pieno.
Il part-time può essere: orizzontale, ovvero tutti i giorni, ma con orario ridotto; verticale, ovvero a tempo pieno, ma solo in giorni della settimana definiti precedentemente; misto, ovvero una combinazione delle due tipologie precedenti. Chi è affetto da SM attualmente non ha il diritto di passare dal tempo pieno al part-time; tuttavia deve essere informato circa eventuali assunzioni a tempo parziale in modo da poter presentare la domanda di trasformazione.
In caso di invalidità pari o superiore al 50% e della necessità di terapie, è possibile richiedere un congedo straordinario per cure (L. 118/71, come modificata dall'art. 10, del Decreto Legislativo 23 novembre 1988, n. 509).
Tra le altre opzioni disponibili per le persone affette da SM, particolarmente rilevante è la possibilità di usufruire di permessi retribuiti mensili, trasformabili in giornalieri (Legge 104/92 art. 33, comma 6). Importante: la legge stabilisce che di questi permessi, qualora non richiesti dalla persona con handicap, possano usufruire anche i parenti.
Un'ultima misura di sostegno, sia pur applicabile per forza di cose in poche realtà, è la possibilità di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio (art. 33 della Legge 104/92).
In breve
- Per le persone affette da sclerosi multipla è possibile lavorare da casa, attraverso il telelavoro.
- Per le persone con SM è possibile richiedere congedi straordinari per cure.
- Le persone con SM possono usufruire di permessi retribuiti e scegliere, dove possibile, di cambiare la sede di lavoro in base alle proprie esigenze.
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