Sclerosi multipla e sintomi agli occhi: quali sono? | Living Like You

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Valutare la progressione della SM coi propri occhi

È noto l'adagio, attribuito a Cicerone o forse a William Shakespeare, che "gli occhi sono la finestra dell'anima". Potrebbe sorprendere il fatto che gli occhi possono raccontarci molto anche sulla nostra salute, specie se si tratta di sclerosi multipla.

La SM è una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale (SNC), in particolare la funzione del cervello e del midollo spinale. L'infiammazione dovuta alla SM distrugge la guaina protettiva (la cosiddetta "mielina") che avvolge i nervi nel SNC, il che provoca il malfunzionamento dei nervi stessi. Di conseguenza, una guaina sempre più infiammata e danneggiata compromette le comunicazioni tra il cervello e il resto del corpo.

Uno dei nervi comunemente colpiti nella SM è di certo il nervo ottico, il quale trasporta le informazioni visive dal fondo dell'occhio (ossia la retina) al cervello. A differenza delle cellule nervose nel resto del cervello, che sono dotate di mielina protettiva, le fibre nervose della retina sono nude, ossia senza mielina, e quindi sono particolarmente delicate.

Per questo motivo, tra i sintomi della sclerosi multipla spesso si presentano disturbi alla vista e agli occhi in generale. Poiché i sintomi della SM cambiano da persona a persona, i deficit visivi si possono presentare in modo diverso: qualcuno può riportare un calo della vista, altri dei movimenti involontari dell’occhio, altri ancora possono avere una visione offuscata o sdoppiata, così come anche i colori possono cambiare e apparire più scuri o slavati.

Una neurite ottica può essere un segno precoce della sclerosi multipla

L'infiammazione del nervo ottico – una condizione nota come neurite ottica – può essere causata da diversi fattori o condizioni, come ad esempio un’infezione di diversa natura (meningite, sinusite, sifilide, encefalite virale, morbillo, tubercolosi), il diabete, danni al nervo ottico o malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla, di cui può essere un segno precoce.

La neurite ottica è tra i sintomi più frequenti della sclerosi multipla, nonché la più frequente causa di problemi alla vista causati dalla malattia. Spesso si manifesta con la perdita, parziale o totale, della vista da uno o da entrambi gli occhi, comportando alterazione della percezione dei colori, che appaiono più scuri o sbiaditi, oltre a lampi di luce quando si muovono gli occhi, provocando dolore. Le sue manifestazioni variano da persona a persona: alcune possono perdere la vista per qualche settimana e poi tornare alla normalità, altre invece possono anche non accorgersi, in altri casi ancora può ripresentarsi più volte.

È importante non sottovalutare nessun sintomo e chiedere il prima possibile un parere ad un oculista o al proprio medico.

Quali altri disturbi visivi si possono avere con la sclerosi multipla?

Oltre alla neurite ottica, altri deficit visivi legati alla sclerosi multipla possono essere la diplopia e il nistagmo oculare. Un primo campanello d’allarme della loro insorgenza può essere una sensazione di oscillazione e una percezione instabile del campo visivo.

La Diplopia è causata da un allineamento dei bulbi oculari non perfettamente simmetrico che rende la visione doppia, proprio come se fosse sdoppiata. Di solito questa situazione si presenta a causa di una lesione dei nervi che controllano il movimento degli occhi. In alcuni casi la diplopia si risolve senza alcun trattamento.

Il Nistagmo, invece, è un sintomo legato all’oscillazione degli occhi. L’oscillazione è involontaria e può presentarsi in maniera diversa da persona a persona: può essere un movimento laterale o roteante e può presentarsi quando si muovono gli occhi oppure quando si guarda un punto fisso.

Anche l’alterazione dei colori può essere un sintomo riconducibile alla sclerosi multipla. La visione alterata dei colori è spesso accompagnata dalla discromatopsia, ovvero la riduzione della percezione dei colori (in particolare del colore rosso).

Sebbene possano apparire preoccupanti, tali sintomi a volte scompaiano da soli nell'arco di alcune settimane. Se, tuttavia, i sintomi sono particolarmente gravi, per velocizzare il recupero il medico prescrive un ciclo di steroidi come compressa o sotto forma di collirio. Se ciò accade, è necessaria la visita da un oculista.

Test eseguiti per l’accertamento dei sintomi visivi legati alla SM

Esistono diversi esami a cui sottoporsi in caso di disturbi visivi o neurite ottica. Uno dei primi passi da fare è sicuramente fissare una visita oculistica: l'oculista prenderà nota dei sintomi e poi analizzerà gli occhi. Il nervo ottico può essere osservato con un oftalmoscopio e un eventuale stato infiammatorio (rigonfiamento) può essere facilmente visibile.

Altri test che si possono fare in questi casi sono:

  • gli esami del campo visivo per rilevare un’eventuale perdita del campo visivo,
  • le analisi del sangue che possono segnalare la presenza di parametri infiammatori,
  • la risonanza magnetica per immagini (RMI) in grado di mettere in luce eventuali lesioni, nel sistema nervoso centrale e mostrare evidenze di sclerosi multipla,
  • i potenziali evocati visivi che aiutano a capire il grado di coinvolgimento del nervo ottico.

In caso di diagnosi di neurite ottica, l'oculista può consigliare di recarti da un neurologo, il quale vorrà sapere di più sul momento della comparsa dei sintomi e se hai già avuto sintomi neurologici.

Il neurologo può eseguire alcuni test per determinare la funzione del nervo ottico, ma anche una RMN del cervello per evidenziare eventuali segni di infiammazione o di lesione nervosa. Metà delle persone che hanno avuto una neurite ottica possono sviluppare la SM nel corso dei 15 anni successivi, e pertanto è necessario escludere ogni altra eventualità. La diagnosi precoce è ritenuta importante, anche nella SM, perché i medici possono prendere misure volte alla riduzione del danno potenziale causato al cervello dalla malattia.

Oltre alla diagnosi: si può "misurare" la progressione della SM con i nostri occhi?

Se hai già ricevuto una diagnosi di SM, le alterazioni alla tua funzione visiva potrebbero fornire utili informazioni sulla velocità di progressione della malattia. Uno studio della Johns Hopkins University School of Medicine ha utilizzato la tecnica nota come "tomografia a coerenza ottica” per valutare le alterazioni a carico della retina nelle persone con SM. I ricercatori hanno scoperto che le persone affette da SM recidivante e che hanno una progressione della disabilità, mostravano una riduzione più rapida dello spessore della retina rispetto alle persone con una malattia non recidivante. Ciò suggerisce che tale tecnica può essere uno strumento utile ai neurologi, quando si deve valutare l'efficacia di un particolare trattamento e monitorare la progressione della stessa malattia.

Possibili interventi e trattamenti

Oggi esistono alcuni accorgimenti e strumenti che aiutano a vivere serenamente la quotidianità in caso di problemi alla vista, ad esempio:

  • Una benda su un occhio può aiutarti alla guida o al lavoro;
  • Lenti di ingrandimento, dispositivi con caratteri ingranditi o lettori vocali possono agevolare le attività quotidiane;
  • Particolari lenti possono essere utili in caso di diplopia persistente o di oscilloscopia causata dal nistagmo

Alcuni farmaci, accelerando il recupero o riducendo la possibilità di recidiva, sempre dopo un consulto al proprio oculista o neurologo.

I problemi visivi o la perdita della vista possono avere un grande impatto nella vita di una persona con SM, compromettendo i rapporti sociali, le capacità fisiche e l’attività lavorativa o scolastica. Può essere d’aiuto, in caso di questi disturbi, chiedere supporto a uno psicologo.

Se hai notato qualsiasi sintomo, parlane direttamente con il tuo oculista o neurologo. È importante prenderti cura dei tuoi occhi e fare controlli regolari: ricordati che una diagnosi precoce permette di trattare tempestivamente la malattia.

 

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