Quanto è comune la sclerosi multipla?
La sclerosi multipla colpisce 2,5 milioni di persone in tutto il mondo, con un'incidenza di circa 1 su 1000 nella popolazione generale. In Italia, sono oltre 133.000 le persone che convivono con la SM. Le donne risultano maggiormente colpite, con un rapporto 2:1 rispetto agli uomini.
A quale età può comparire la sclerosi multipla?
La diagnosi di sclerosi multipla avviene prevalentemente tra i 20 e i 40 anni, ma può presentarsi anche nei bambini e negli anziani.
Quali sono le cause della sclerosi multipla?
A oggi ancora non si conoscono le cause scatenanti della malattia. Sono però stati individuati alcuni elementi che svolgerebbero un ruolo chiave nella sua insorgenza:
- Fattori ambientali: clima temperato, latitudine, agenti tossici e bassi livelli di vitamina D;
- Esposizione ad agenti infettivi (in particolare nei primi anni di vita e comunque prima della pubertà);
- Predisposizione genetica.
È possibile prevenire la sclerosi multipla?
Poiché le cause della SM sono sconosciute, non è possibile prevenirla. Tuttavia, gli specialisti sottolineano come l'esposizione regolare al sole, con protezione, possa aiutare a controllare la carenza di vitamina D, uno dei fattori associati allo sviluppo della malattia.
Come si riconosce la sclerosi multipla?
I sintomi iniziali più frequenti possono essere: formicolio, intorpidimento, dolore, bruciore e prurito alle braccia e/o alle gambe, riduzione del senso del tatto, perdita della forza, disturbi della vista, affaticamento.
È bene recarsi dal medico e descrivere chiaramente tutti i sintomi di cui si soffre per fare degli esami approfonditi e arrivare ad una diagnosi della patologia.
Il neurologo considererà:
- la storia clinica (anamnesi) ovvero informazioni sui sintomi, sullo stato di salute generale, malattie pregresse e/o familiari;
- i risultati dell’esame neurologico,
- i risultati di specifici esami diagnostici (come la risonanza magnetica, esami del sangue o l'esame del liquor).
La sclerosi multipla può essere curata?
Le terapie attualmente disponibili possono ridurre il numero di ricadute e rallentare la progressione della malattia, curando i principali sintomi della sclerosi multipla.
Quali sono i sintomi più comuni della sclerosi multipla?
La sclerosi multipla colpisce le persone in modo diverso e i sintomi possono comparire e scomparire nel tempo. Alcuni dei sintomi più comuni sono: fatica, disturbi della vista (visione offuscata o doppia), disturbi della sensibilità (sensazione di torpore o di formicolio agli arti, difficoltà nella percezione tattile), problemi di equilibrio e coordinazione motoria (vertigini, atassia, tremore), disturbi del linguaggio (disartria), disturbi cognitivi (problemi di memoria e concentrazione).
Cos’è una ricaduta?
Una ricaduta si ha quando i sintomi peggiorano o quando compaiono nuovi sintomi. Nonostante le ricadute siano temporanee, possono portare nuovi sintomi o disabilità permanenti.
Le ricadute possono manifestarsi spontaneamente o essere scatenate da un’infezione. La loro frequenza, durata e gravità non sono prevedibili.
Cosa significa che la sclerosi multipla degenera nel tempo?
La SM è una malattia cronica a decorso progressivo che col passare del tempo può portare ad un accumulo di disabilità più o meno grave.
La frequenza delle recidive è un campanello d’allarme importante. Una recidiva si definisce nuova quando passano almeno 30 giorni di stabilità (remissione) tra la comparsa di un nuovo sintomo e quello precedente. In caso in cui non si riesca a recuperare o i sintomi non scompaiano del tutto, potrebbe essere in atto una fase di cambiamento della malattia.
Gli studi mostrano che recidive più frequenti nella fase iniziale possono avere un impatto sulla futura progressione della malattia verso la SM Secondariamente Progressiva.
Chi ha sclerosi multipla è immunodepresso?
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune, caratterizzata da una disfunzione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare i propri tessuti.
L’immunodepressione, invece, consiste in un calo generalizzato delle difese immunitarie che comporta un aumentato rischio di infezioni e altri problemi di salute.
Come gestire la sclerosi multipla?
Evidenze scientifiche dimostrano che seguire la terapia secondo le indicazioni del medico è il miglior modo per ridurre l’attività di malattia. I trattamenti terapeutici e le strategie riabilitative aiutano non solo a gestire i sintomi, ma anche a diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi, rallentando la progressione della SM.
La SM non rappresenta necessariamente un ostacolo per i progetti personali e le proprie passioni, la professione lavorativa, la vita affettiva e la genitorialità. È importante contare sul supporto di professionisti e sulla propria rete di affetti per poter far fronte alle possibili sfide.
Quali sono le aspettative di vita?
La sclerosi multipla non è una malattia mortale. L'aspettativa di vita delle persone con SM è di poco inferiore a quella di chi non ha questa diagnosi e dipende anche da altri fattori, come lo stile di vita e la presenza di altre patologie.
Quale regime alimentare è consigliato seguire con una diagnosi di sclerosi multipla?
Attualmente non ci sono evidenze che un’alimentazione specifica possa influire sulla sclerosi multipla o sia in grado di migliorarne i sintomi. Una corretta alimentazione può però migliorare le condizioni generali di salute.
A seconda dei sintomi di cui si soffre, si potranno mettere in atto alcuni accorgenti correlati al proprio stile alimentare: ad esempio, in caso di disturbi urinari si consiglia di ridurre il consumo di alcol e caffeina che sono potenzialmente irritanti per la vescica; oppure è possibile migliorare le funzioni intestinali con un adeguato apporto di liquidi e fibre alimentari.
Si può praticare lo sport con la sclerosi multipla?
Molte persone con sclerosi multipla continuano la loro attività fisica e sportiva anche dopo la diagnosi. Gli effetti di questa patologia possono, nel tempo, rallentare i movimenti e ostacolare la coordinazione, ma anche con la consapevolezza di questi limiti si può comunque trarre beneficio dall'attività sportiva.
Si consiglia di riguardarsi sempre dal sole e dalle alte temperature mentre si pratica attività sportiva per evitare un possibile peggioramento dei sintomi, effetto comunque temporaneo e reversibile.
Si possono avere bambini con la sclerosi multipla?
Si, molte donne affette da sclerosi multipla decidono di avere figli. É importante informare il proprio medico di questa scelta per valutare il miglior percorso terapeutico e tenere sempre sotto controllo il quadro clinico della patologia.
La sclerosi multipla è contagiosa?
No, la sclerosi multipla non può essere trasmessa da una persona all'altra, in quanto non è causata da un agente infettivo.
Si può donare il sangue con la sclerosi multipla?
La donazione del sangue è guidata dal principio di salvaguardia della salute, sia del donatore che del ricevente. Quindi, nonostante la SM non sia una malattia infettiva né contagiosa bensì una malattia autoimmune, preclude la persona che ci convive dal donare.
Chi ha una diagnosi di sclerosi multipla può vaccinarsi?
I vaccini possono avere degli effetti diversi da persona a persona, in caso di sclerosi multipla è necessario consultarsi sempre con il proprio medico prima di effettuare una vaccinazione.
In merito al vaccino anti-SARS-COV2, gli esperti suggeriscono a tutte le persone con sclerosi multipla di effettuare il ciclo completo di vaccinazione, con la specifica di non effettuare la vaccinazione in fase di riacutizzazione o in corso di terapia steroidea.
Sclerosi multipla e SLA sono la stessa cosa?
SM e SLA (sindrome laterale amiotrofica) sono due patologie distinte.
Nella sclerosi multipla, il sistema immunitario del corpo attacca per errore alcuni componenti del sistema nervoso centrale provocando un’infiammazione che a sua volta danneggia la mielina (sostanza che ricopre le fibre nervose). A seguito del danno alla mielina, vengono alterati alcuni segnali inviati dal sistema nervoso centrale che possono manifestarsi come disturbi della sensibilità, di coordinazione o disturbi visivi.
La SLA è caratterizzata dalla morte prematura di alcune cellule del corpo che comporta disturbi motori (mancanza di forza in alcuni muscoli o atrofia) e una progressiva perdita della funzione muscolare.
Cos’è la neurite ottica?
La neurite ottica è un'infiammazione di uno dei due nervi ottici. È spesso dolorosa e può causare offuscamento dell'immagine o perdita della vista nell'occhio coinvolto. Spesso è il primo sintomo che si sperimenta. Normalmente la vista ritorna normale autonomamente entro 8-10 settimane.
Dove curarsi in caso di sclerosi multipla?
I Centri per la Sclerosi Multipla afferiscono generalmente ai reparti di neurologia delle strutture ospedaliere e si occupano di diagnosi e trattamento di questa patologia.
A quali esenzioni ha diritto chi ha una diagnosi di sclerosi multipla?
La persona con SM ha diritto ad alcune agevolazioni in seguito alle cosiddette visite di accertamento per la disabilità, effettuate da apposite Commissioni Mediche delle Aziende Sanitarie Locali (ASL), che assegnano un riconoscimento legale per invalidità o handicap.
Tra i benefici e le agevolazioni fiscali previste per ciascun tipo di accertamento ricordiamo l’accesso al collocamento mirato egli assegni mensili.