Sclerosi multipla a lavoro: i diritti e le agevolazioni | Living Like You

It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

Dato l’impatto della sclerosi multipla (SM) sulle capacità motorie e cognitive delle persone affette, è importante per chi ha la SM conoscere le esenzioni e le agevolazioni cui può avere accesso non solo per l’assistenza sanitaria, ma anche per il lavoro, la previdenza, gli aspetti fiscali e l’assistenza sociale.

La qualità di vita di chi convive con una malattia cronica come la SM dipende dalla possibilità di gestire al meglio le sfide quotidiane, perciò è importante essere informati non solo sulla malattia, ma anche sui propri diritti e sulle opportunità disponibili.

Diritti delle persone con sclerosi multipla

A chi ha la SM vengono riconosciuti e garantiti diversi tipi di diritti: (1)

  • Diritto al lavoro: la legislazione italiana tutela la persona con disabilità sia nella fase di accesso al mondo del lavoro sia nel mantenere la propria occupazione e garantire la qualità delle condizioni di lavoro;
  • Diritto alla previdenza: per sostenere chi nel corso della propria vita è stato costretto a ridurre o interrompere la propria attività lavorativa, lo stato sociale ha predisposto strumenti che garantiscono forme di tutela e assistenza dei lavoratori;
  • Diritto alla mobilità: include diversi ambiti collegati all’inclusione sociale e alla vita indipendente, dalla patente ai trasporti pubblici;
  • Diritto alle cure e all’assistenza: garantito principalmente dal sistema sanitario pubblico e dal sistema dei servizi sociali e socio-sanitari;
  • Diritti politici e di cittadinanza: includono il diritto di voto e il diritto allo studio e all’integrazione scolastica.

In generale, dato che la sola diagnosi di SM non dà diritto a eventuali esenzioni e agevolazioni previste dalla legge, per poter accedere a diversi benefici il primo passo consiste nel riconoscimento della propria disabilità.

Invalidità civile e handicap

Per  invalidità civile si intende la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione, a causa di una minorazione o di un deficit psichico, intellettivo, della vista o dell'udito.

Nel caso della SM, in cui i sintomi e la progressione della malattia vanno incontro a sensibili variazioni, il riconoscimento dell'invalidità civile avviene in base alla  valutazione dello stadio della malattia rilevato al momento della visita.

In Italia, l’invalidità civile è gestita dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). La richiesta di riconoscimento di invalidità va quindi presentata a questo ente, corredata dalla certificazione medica che documenta la diagnosi e la tipologia di invalidità. Entro due mesi dalla presentazione della domanda sarà fissata la data di  convocazione per una visita, in seguito alla quale  l'INPS trasmetterà l'esito a una commissione di verifica, che può convalidarlo o contestarlo. La persona  che ha fatto richiesta di riconoscimento d'invalidità riceverà una risposta entro altri tre mesi.

A seconda del grado di invalidità riconosciuto, l'accertamento dell'invalidità civile dà diritto a:

  • Provvidenze di tipo economico  (pensioni, indennità, assegni di frequenza);
  • Prestazioni assistenziali e sanitarie  (ad esempio l'esenzione del ticket);
  • Benefici previdenziali;
  • Inserimento lavorativo.

Oltre all'invalidità civile esiste anche l'handicap, che non è qualcosa di intrinseco alla malattia o al deficit, ma  è una situazione di svantaggio  che deriva dalla relazione di una persona disabile con l'ambiente esterno. Questa condizione viene riconosciuta e tutelata dalla legislazione italiana con la legge 104/9(2),che definisce i diritti e le forme di tutela delle persone con disabilità e dei loro famigliari.

Secondo questa legge, al famigliare di una persona portatrice di handicap grave spettano fino a 3 giorni al mese retribuiti e un congedo straordinario, biennale e frazionabile, fruibile nell’arco dell’intera carriera lavorativa. Anche il riconoscimento dell'handicap dà diritto a particolari benefici in ambito lavorativo, come permessi retribuiti.

Un consiglio importante: quando si presenta all'INPS la domanda di invalidità civile, è opportuno presentare contestualmente anche la richiesta di riconoscimento dell'handicap.

Agevolazioni sul lavoro

Una diagnosi di SM non è necessariamente un ostacolo a una vita lavorativa ricca di soddisfazioni. È vero, però, che per una persona con SM il lavoro subirà dei cambiamenti, in quanto, oltre a svolgere con professionalità le proprie mansioni e  relazionarsi  con capi e colleghi, si dovranno gestire i sintomi della malattia e la loro imprevedibilità.

Per quanto riguarda l’attività lavorativa, in Italia il diritto al lavoro delle persone che presentano disabilità a causa delle loro condizioni di salute è tutelato in modo piuttosto efficace da  politiche che favoriscono e sostengono l'occupazione.

In particolare, la  legge 68/99(3)  ha come finalità la promozione dell'inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone  con disabilità attraverso servizi di sostegno e di  “collocamento mirato”, con l'iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'Impiego.  Per poter accedere a questa opportunità, il requisito essenziale è il riconoscimento dell'invalidità civile nella misura minima del 46%.

Nel caso la malattia si manifesti quando la persona è già occupata, per aver diritto all'inclusione tra le cosiddette  “categorie protette”  (persone con invalidità civile;  invalidi sul lavoro con invalidità superiore al 33%; invalidi di guerra e civili di guerra; persone non vedenti, con una vista pari o inferiore a un decimo; persone sordomute; vedove, orfani, profughi, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata)  in forza nella propria azienda, occorre vedersi riconosciuta un'invalidità pari o superiore al 60%.

In aggiunta a questi regolamenti, a marzo 2022 sono state adottate con Decreto Ministeriale le nuove “Linee Guida in materia di Collocamento Mirato delle persone con disabilità”(4), atte a favorire e sostenere su tutto il territorio nazionale i servizi e le risorse a beneficio dei cittadini con disabilità.

Riferimenti

  1. Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). Diritti e agevolazioni - Guida per le persone con sclerosi multipla e disabilità. 2017. 
  2. Legge 5 febbraio 1992, n. 104. Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.  
  3. Legge 12 marzo 1999, n. 68. Norme per il diritto al lavoro dei disabili.  
  4. Linee Guida in materia di Collocamento Mirato delle persone con disabilità.