La dimensione professionale è molto importante nella vita di ogni persona. Ha un valore che va ben oltre la necessità di un reddito e, molto spesso, contribuisce in misura decisiva allo sviluppo dell'identità personale e della vita di relazione. Poter svolgere il lavoro con un soddisfacente grado di autonomia, al meglio delle proprie possibilità, ha quindi un enorme valore, per chiunque.
Lo ha anche e soprattutto per chi nella propria vita convive con le difficoltà e i condizionamenti, reali e percepiti, determinati da patologie come la sclerosi multipla.
In linea generale, la sclerosi multipla non rappresenta un impedimento al lavoro. Di per sé, non è un motivo sufficiente per indurre una persona a smettere di lavorare oppure a non cercare un'occupazione. Talvolta però le persone con SM possono trovarsi nell'impossibilità di lavorare non per cause direttamente imputabili alla malattia e ai suoi aspetti debilitanti, ma per uno sfavorevole contesto ambientale (nel senso più ampio del termine). E questo acuisce l'impatto psicologico della condizione patologica, influendo in modo negativo sulla qualità della vita.
Naturalmente, in relazione alla dimensione lavorativa, ogni situazione deve essere valutata singolarmente, ed è solo la consapevolezza circa la patologia, i suoi sintomi e le opportunità disponibili che può permettere di decidere per il meglio. Quel che è certo è che le persone con SM hanno diritto a condizioni che agevolino e rendano il meno possibile problematico il loro rapporto con il lavoro.
È significativo osservare come, secondo quanto rilevato da uno studio condotto da AISM1, a spingere le persone con SM ad abbandonare il proprio impiego sono, più che le difficoltà oggettive proprie della malattia e dei suoi sintomi, gli ostacoli 'esterni', di natura sociale o ambientale.
Questi ostacoli possono essere legati a vari fattori: umani, relazionali, attinenti agli spazi e/o ai tempi del lavoro. Talvolta, possono essere superati con relativa facilità, grazie all'introduzione di misure di adeguamento, anche di lieve entità.
Tra le necessità di una persona con SM ci sono, ad esempio, l'accessibilità del posto di lavoro, l'adattabilità della postazione, la possibilità di pause più frequenti e, di conseguenza, la presenza di spazi adeguati per queste pause.
È inoltre importante ricordare che il datore di lavoro è tenuto a garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e, nell'assegnare i compiti, deve tenere conto delle capacità e delle condizioni dei lavoratori stessi (Testo Unico in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro - D.Lgs. 81/08 e successivi aggiornamenti).
In breve
- La sclerosi multipla di per sé non rappresenta un motivo valido per smettere di lavorare o non cercare un posto di lavoro.
- I maggiori ostacoli sul lavoro per le persone con SM sono legati a barriere architettoniche, accessibilità e orari: segnalando le proprie difficoltà è possibile trovare soluzioni per superare questi ostacoli o alleviarne l'impatto.
- Il datore di lavoro deve garantire la sicurezza dei lavoratori.
Riferimenti:
- Messmer Uccelli M, Specchia C, Battaglia MA, Miller DM, Factors that influence the employment status of people with multiple sclerosis: a multi-national study. J Neurol. 2009 Jul 7. [Epub ahead of print]PMID: 19582536
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